Credono a tutto!!!

Fate nascere un ordine monastico – cavalleresco, fatelo diventare straordinariamente potente sia militarmente che economicamente. Trovate un re che voglia sbarazzarsi di quello che è ormai diventato uno stato nello Stato. individuare gli inquisitori adatti che sappiano raccogliere voci sparse e comporle in un mosaico terribile: un complotto, crimini immondi, innominabili eresie, corruzione e una buona dose di omosessualità. Arrestate e torturate i sospetti. Chi ammette e si pente avrà salva la vita, chi si dichiara innocente finirà sul patibolo. I primi a legittimare la costruzione inquisitoriale saranno le vittime, specie se innocenti. Infine incamerate gli immensi beni dell’Ordine. Questo fondamentalmente ci insegna il processo intentato ai Cavalieri Templari da Filippo il Bello.

Niente è più facile che trovare un libro sui Templari. L’unico inconveniente è che nel novantanove per cento si tratta di bufale, perchè nessun argomento ha mai maggiormente ispirato le mezze calzette di tutti i tempi e di tutti i paesi quanto la vicenda templare. E via con la continua rinascita dei Templari, con la loro costante presenza dietro le quinte della Storia, tra sette gnostiche, confraternite sataniche, spiritisti, ordini pitagorici, rasacrociani, illuminati massoni e Priorato di Sion. Come sta venendo con il Codice da Vinci, che scopiazza e rielabora tutta la letteratura precedente. Ogni giorno ci capita tra le mani un nuovo commento al Codice da Vinci, e mi riferisco ai libri in italiano. Intendiamoci. Il Codice da Vinci è un romanzo, e come tale avrebbe il diritto di inventare quello che vuole. Oltretutto è scritto con abilità e lo si legge d’un fiato. Né è grave che l’autore all’inizio ci dica che quello che racconta è verità storica. Figuriamoci, il lettore professionista è abituato a questi appelli narrativi alla verità, fanno parte del gioco finzionale. Il guaio comincia, o è cominciato, quando ci si accorge che moltissimi lettori occasionali hanno creduto davvero a questa affermazione così come nel teatro dei pupi gli spettatori insultavano Gano di Maganza o il Feroce Saladino……….

L’unico modo per riconoscere se un libro sui Templari è serio controllare se finisce col 1314, data in cui il loro Gran Maestro viene bruciato sul rogo. Tra i libri che si arrestano a quella data era uscito da Einaudi nel 1991 I Templari di Peter Partner. Più di recente il Mulino ha pubblicato I Templari di Barbara Frale, una studiosa che ha dedicato anni di lavoro e altre opere a questo argomento. La Frale, per sconforto di chi ancora oggi esibisce talora un biglietto da visita che lo qualifica come Templare, ricorda che Clemente V, al momento della sospensione dell’ordine, aveva messo fuorilegge qualsiasi tentativo di ripristinarlo senza il consenso pontificio, lanciando addirittura la scomunica contro chiunque utilizzasse il nome e i segni distintivi del Tempio.

L’Ordine Templare esisteva in quanto riconosciuto dalla Chiesa e dai vari stati europei, e come tale era stato formalmente disciolto all’inizio del secolo XIV.
Punto.

Da quel momento, visto che nessuno ne possiede il copyright, ciascuno ha il diritto di rifondarlo, nello stesso senso in cui chiunque può dichiararsi sommo sacerdote di Iside e Osiride, e al governo egiziano la cosa non fa né caldo né freddo…………
Ecc. Ecc. Ecc…