Il 19 Marzo 1944 rinasce la Massoneria in Puglia. Il fatto viene annunciato con la diffusione di un volantino. (Archivo della Rispettabile Loggia “G. Libertini” n° 737 all’Oriente di Lecce).

A.·.G.·.D.·.G.·.A.·.D.·. U.·.

Massoneria Universale Comunione Italiana

Libertà – Uguaglianza –

ITALIANI!
A conclusione del suo primo convegno regionale la Massoneria pugliese, illuminata dal mille¬nario spirito iniziatico – che è spirito di verità; di giustizia e di saggezza – rivolge il suo pensiero riverente alla patria, in gran parte ancora martoriata da quella Germania, che per sua barbara tradizione, è ognora nostra nemica implacabile.
I Liberi Muratori – sempre primi contro ogni tirannia – per vent’anni tutto soffrirono in silenzio austero, per combattere tenacemente il fascismo; essi ora si consacrano con volontà ferrea e purezza d’intenti – come nel passato per l’indipendenza nazionale – alla liberazione ed alla ricostruzione della patria, vittima di una guerra .non voluta ma subita. Consacrazione che – in questi tempi di trepidazioni e di tormenti inauditi per il nostro paese – esprime 1a fede possente della Massoneria nei nuovi destini dell’Italia risanata e quindi propugnatrice fervida della scienza, della democrazia e del diritto delle genti.
Questa fede deve animare tutti gli italiani in omaggio al popolo, che ha il diritto di maturare serenamente la sua volontà sovrana e per assicurare al paese la vittoria contro i tedeschi e la soluzione dei problemi: tanto della ricostruzione interna su basi granitiche di libertà individuale e collettiva, di efficace giustizia sociale e di sana economia secondo le nostre naturali risorse quanto di rapporti con 1’estero, che dovranno sempre ispirarsi alla solidarietà ed alla collaborazione mondiale.
Dolorante e l’Italia per i crimini di due tetri dittatori; ma non perirà! la patria non è infatti vana finzione retorica, ma suprema realtà che assicura ai singoli ed alla collettività tutte le condizioni necessarie per una vita libera d’ogni oppressione straniera ed in continuo graduale progresso. Incombe pertanto a ciascun italiano l’imperativo categorico della totale dedizione alla patria, per debellare anzitutto le orde germaniche evitando così che il paese nostro precipiti in un baratro irreparabile – e quindi per il bene di tutto il mondo – dappoichè ben tre millenni di storia ininterrottamente gloriosissima, affidano all’Italia una missione di pace e di civiltà per 1′ affratellamento dei popoli.
Così operando – senza tentennamenti e senza soste – ci renderemo degni dei nostri padri, che impavidi si offrivano in olocausto per redimere l’Italia dal servaggio straniero – e riusciremo a ristabilire nuovi legami definitivi di amicizia e di fiducia con gli altri paesi: quei paesi che furono distrutti dal governo fascista per iniquo imperialismo – ed ai quali non si può rinunziare senza sovvertita le basi della vita internazionale.
ITALIANI!
Ancora una volta squillano le sacre trombe del Carroccio e dagli avelli si levano frementi gli spiriti magni della stirpe contro il teutone oppressore, mentre i numi tutelari della patria ci additano le vie dell’avvenire, che sono le vie maestre dell’unione, della disciplina, del lavoro e del risparmio per ricostruire alacremente l’Italia – e mentre il mondo civile auspica a Roma eterna. E’ il fulgido passato che risorge per ritemprarci, è il presente che mercé g1i Alleati generosi e invincibili, ci sorregge nella decisiva guerra alla Germania; è l’avvenire che intravediamo in una luce di.resur¬rezione totale.
Ma perché ciò possa assicurarci la rinascenza, occorre impedire qualsiasi altra dittatura e occorre che le competizioni dei partiti – conseguenze ineluttabili e saltuarie della riconquistata libertà – si mantengano sempre nei limiti delle nobili gare per il pubblico bene, senza degenerare mai in risse di fazioni.
E necessario cioè che gli italiani siano concordi e perseveranti secondo un giuramento di valore assoluto: all’Italia – libera patria in libera umanità!- pensiero, opere, devozione, tutto, oggi e sempre!

Or\ di Bari, 19 marzo 1944 E\ V\

COLLEGIO DELLE OFFICINE MASSONICHE

PUGLIESI DI R\S\A\e A\